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Tutela del  Consumatore

Rientrano in quest'ambito tutte le questioni che vedono coinvolti i consumatori.

Chi è il consumatore? la persona che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale svolta. La materia è disciplinata dal Codice del Consumo ed è caratterizzata dallo scopo di tutelare il consumatore per la sua posizione di "debolezza" contrattuale rispetto all'altra parte.

Appunto il professionista che è la persona fisica o la società, che agisce nell'esercizio della propria attivita' imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, ovvero un suo intermediario.

Ci si limita a dire, per non sconfinare in una materia davvero vasta, che il motivo fondamentale per cui si tutela il consumatore in modo tanto incisivo risiede nel fatto che lo stesso quando si relazione con il professionista non ha alcuna possibilità di contrattare. Può solo subire le condizioni unilateralmente disposte dal secondo. Quindi è un rapporto contrattuale che nasce già disequilibrato a sfavore del consumatore.

Pensa ai contratti relativi alle utenze domestiche nei quali al consumatore è richiesto solo di apporre una firma oppure ai contratti stipulati “a distanza”, su internet ovvero telefonicamente. In queste ipotesi, rigorosamente predeterminate dal legislatore, il consumatore ha facoltà di recesso dal vincolo contrattuale che vanno ben oltre quelle previste dalle norme del codice civile.

Altro aspetto che vogliamo sottolineare è la tutela del consumatore dal cosiddetto “effetto sorpresa”. Questo si realizza quando la persona acquista qualcosa fuori dai locali commerciali quindi in occasione di riunioni esterne oppure nelle vendite “porta a porta”. In questi casi la tutela del consumatore è talmente forte da sembrare quasi sbilanciata in favore del primo rispetto al professionista il quale vedrà estinguersi quasi tutti i contratti conclusi in quelle occasioni. Sempre che il consumatore si rivolga a competenti strutture ovvero a specialisti della materia. Il problema è che i professionisti non sono adeguatamente informati sul codice del consumo, anzi, lo sconoscono quindi sono portati ad incaponirsi sulle proprie ragioni del venditore inconsapevole. Cosa ancora più grave è che per la propria tutela, si rivolgono a studi professionali che ne sanno quanto loro. Cioè ignorano l'esistenza del codice del consumo e credono che esista ancora solo il codice civile.

L'effetto sorpresa rappresenta nel consumatore la mancanza della possibilità di valutare e ben ponderare se quel bene o servizio acquistato gli serve davvero, gli è utile. In alcune occasioni come quelle che ti dicevo sopra, è probabile che subirà il convincimento da parte del venditore perché non era adeguatamente preparato alla trattativa con il professionista, invece perfettamente pronto.

Questa disciplina è ricca di dettagli che rappresentano un mix di questioni filosofiche e soluzioni giuridiche, proprio per questo necessita di moltissimo studio e pratica.

Lo studio collabora con l’ADOC che è una delle più imponenti associazioni sul piano nazionale e provinciale e, nonostante ormai come studio strutturato abbracciamo diversi settori, quello della tutela dei consumatori è uno degli ambiti che si segue ancora volentieri.

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