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Tutela del  Contribuente

Le questioni in cui il contribuente (lavoratore dipendente o imprenditore) si oppone a richieste di pagamento avanzate dal Fisco ovvero altri Enti pubblici.

Si caratterizzano per la competenza di giudici speciali e, per l’esattezza, della Commissione Tributaria a trattare delle questione stesse.

In questo caso l’attività dello studio si svolge nella preliminare fase di Autotutela in cui si chiede all’ente creditore lo sgravio dei tributi richiesti (anche dietro pareri assunti da esperti consulenti in materia). Si passa alla seconda fase, quella giuridico-processuale, solo nell’ipotesi che la prima fase non vada a buon fine con una conciliazione bonaria.

A titolo di esempio si riportano casi in cui di opposizione a cartelle di pagamento ovvero atti di accertamento emesse dalle società di riscossione del credito nei confronti di medio-grandi imprese ovvero ad atti esecutivi di iscrizione di fermo amministrativo, ipoteca giudiziale e pignoramento presso terzi. In questi casi lo studio ha una percentuale di risultati positivi elevatissima, circa l’85%, per il semplice fatto che le azioni intraprese dagli enti ovvero dalle loro concessionarie del credito sono, nella medesima percentuale, viziate sotto il profilo formale ovvero materiale, risultando gli atti di riscossione in palese violazione di diritto.

A titolo esemplificativo si riportano anche le azioni intraprese al fine di ottenere il rimborso del 90% delle imposte pagate nel triennio 90-92 nelle province di Siracusa e Catania in occasione del sisma verificatosi negli anni 90. Anche in questo caso la procedura seguita è stata quella di una prima fase di richiesta in autotutela e successivamente, visto il rigetto dell’istanza, l’azione giudiziale. In questi casi lo studio ha riportato un risultato eccellente in quanto, per le cause poste in udienza, ha ottenuto tutte sentenze positive in primo ovvero  secondo grado.

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